PRATICA: è bello ed è un’opera d’arte, inoltre ci si può appoggiare le chiavi dell’auto, il telefonino, il bicchiere di vodka o la tazzina del caffé, la rivista di architettura o il nuovo progetto della casa.




FILOSOFICA: traduce in forma la teoria geometrica dei volumi platonici , chiamati così perché fu il filosofo Platone a descriverli per primo nel suo libro “Timeo”. Il dodecaedro era il suo volume preferito in quanto, tra i cinque volumi platonici (icosaedro, cubo, tetraedro, ottaedro e dodecaedro), è il più vicino alla rotondità perfetta di una sfera e perché è l’unico formato da facce pentagonali, poligono armonico per definizione.





ESOTERICA: congiungendo i vertici di un pentagono si forma la stella a cinque punte così spesso presente in natura, ma soprattutto descrive astronomicamente il percorso delle congiunzioni dirette del Sole con Venere nel cerchio dello zodiaco e questo pare sia il sigillo segreto di Platone: quello che apre le porte verso altre dimensioni.


AMBIENTALE: le forme geometriche armoniche regolari emettono
“onde-forma” positive con la stessa funzione armonizzatrice che svolgono cristalli, lampade al sale, piramidi, eccetera, e anche il bambù, gli zampilli d’acqua e i nastri rossi nel Feng Shui.
La frequenza delle “onde-forma” appartiene allo stesso ordine di misura della frequenza dei nostri pensieri (un ängström); è come dire che usano lo stesso linguaggio.

ARTISTICO-ETICA: contemplando un’opera d’arte ci si identifica con essa riconoscendoci inoltre fruitori di bellezza armonica, quando c’è, partecipando attivamente alla ritmica gioiosa danza dell’esistenza.

ECONOMICA: avvicinandosi e/o acquistando un’opera d’arte si esegue un investimento attivo: infatti ogni opera che lascia il laboratorio di un artista partecipa a che esso acquisisca notorietà facendo in modo che il valore delle sue opere aumenti.

COSMICO-ARMONICA: per affinità formale (omotetia, sintonia analogica, nel medioevo veniva chiamata simpatia, oppure: ciò che concorda nel tono vibra insieme) veniamo in contatto con le frequenze dell’Universo: come dimostrato da recenti scoperte astronomiche grazie alle quali gli scienziati hanno sviluppato un modello dell’Universo leggermente curvo e come un aggregato di dodecaedri (ciò viene spiegato dall’assenza di dati raccolti nella misurazione delle lunghezze d’onda presenti nel cosmo corrispondenti a spazi con angoli grandi, molto simili a quelli dei vertici del dodecaedro).